Ogni tanto ti scopri a comprendere che qualcosa non va nella gestione delle tue giornate.
Poco tempo, molti impegni, la maggior parte dei quali futili per il tuo benessere, ma essenziali per l'uso comune che impera nel mondo .
Allora dici, dipingerò domani, scriverò quel libro, riprenderò a suonare quello strumento, a ballare, a sognare.
Intanto i giorni passano, quello che desideri passa dall’essere una priorità ad essere un ricordo, se non un rimpianto.
Ma sei certa/o che non si tratti della paura di non farcela, a trattenere la tua libertà d’azione?
La mente è uno strumento eccezionale quando la utilizziamo per espletare l’organizzazione della metodologia atta a conseguire il tuo obiettivo, sia esso il più “banale”, come avere più tempo per te sino al raggiungimento del traguardo che può cambiarti la vita.
Spesso dietro questo procrastinare latente si nasconde la paura che ti mostra quell’obiettivo come una chimera.
La paura di non essere abbastanza, di non meritare.
La paura di non avere sufficienti risorse economiche per iniziare.
La paura di non avere la tenacia necessaria per intraprendere le giuste azioni.
La paura di fallire ancora.
La paura di …
La paura di …
In buona sostanza ka paura di non farcela ...
Ovviamente la facciata che ci si palesa per crearci l’alibi di non metterci a dieta, di non smettere di fumare, di non fare una passeggiata rigenerante sembra reale.
I momenti di difficoltà, le perdite, gli insuccessi spesso vengono affrontati soccombendo o cercando una rivincita.
Non è forse sempre una forma di controllo?
E, volere il controllo, non significa forse avere paura?
La via di mezzo, quella che è opportuno percorrere, come mostrato nella Divina Commedia, è dialogare con quanto ci è accaduto.
Non mi riferisco al chiacchiericcio mentale provocato dal seguire quel pensiero che il più delle volte diventa ossessivo …
“Dopo la gravidanza riuscirò a tornare come ero, a piacere ancora a mio marito?
Oddio, si troverà un’altra e abbandonerà me e il piccolo, e come faremo a mantenerci?
Se devo lavorare non potrò accudirlo, allora non adempirò al mio ruolo di madre.
E oltre ad essere sola, avrò rovinato la vita di mio figlio, che avrà ripercussioni per tutta la vita.”
Piuttosto ad un dialogo attraverso l’incontro con l’esperienza stessa, con la conoscenza diretta e profonda, al di là del bene e del male.
Nella Bhagavad Gita, poema epico e testo sacro dell’Induismo, Krisna, travestito da auriga, mette in guardia Arjuna “dall’intelligenza distinguente” e lo esorta:
“…o Arjuna, renditi libero dalle coppie di opposti”
(II, 44 e 45).
Per arrivare a liberarti dalla paura di non farcela, a questa quiete, che è Libertà, è bene abituare la psiche attraverso una trasformazione cellulare, acquisire, attraverso pratiche antichissime, che l’unione tra i due opposti esiste, ma non può giungere dalla mente che per sua stessa natura è sempre alla ricerca di nuove modalità per detenere il controllo.
Sperimentare questo, consente una progressiva consapevolezza di quali siano le paure che ti tengono prigionera/o, e attraverso un processo alchemico, liberare nuova energia, disponibile per la tua gioia e realizzazione.
Così come nel Tao il bianco non esiste senza il nero, così nulla è vero senza che sia altrettanto vero il suo contrario, non esperibile con un concetto mentale, ma solo con la vibrazione prodotta dall'interno, dagli organi, dalle cellule, in sinergia con l’intero Universo.
Il Sole e la Luna possono essere visibili contemporaneamente, ma solo in determinate condizioni di equilibrio dei due pianeti stessi.
“Dove dimora la mente?” Il Maestro rispose: “La mente dimora dove non c’è dimora” cit. Suzuki.
Conclusioni
Nel nostro viaggio attraverso l'affrontare la paura di non farcela, abbiamo esplorato le sfide che tutti affrontiamo a un certo punto nella vita. Abbiamo imparato che la paura è una reazione naturale, ma non dovrebbe definire il nostro destino. È un'emozione che possiamo abbracciare e trasformare.
Ricorda che la paura di non farcela è spesso una percezione distorta di noi stessi e delle nostre capacità. È una voce critica che può essere messa a tacere attraverso pratiche di antichissima tradizione che ti possono far comprendere come le sfide che hai incontrato lungo il cammino volevano accompagnarti verso una parte più autentica di te dalla quale ti eri forse troppo allontanato.
Non lasciare mai che la paura ti impedisca di perseguire i tuoi sogni e obiettivi, permettile di essere la tua risorsa.
Nel corso della tua vita, incontrerai persone che ti diranno che non puoi farlo o eventi che te lo dimostreranno sino a quando non sarai diventato quel tuo obiettivo, con dedizione, passione e fede e tu che sei il capitano della tua nave puoi dirigere la tua energia, libera dalle restrizioni indotte dall'esterno e dalla mente, verso una vita differente, piena e nutriente.
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